Le caratteristiche Fontane Wallace di Parigi, vere e proprie opere d’arte del XIX secolo

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Uno dei simboli della città di Parigi sono le fontane che, in pratica, fanno parte dell’arredo urbano. Nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di fontane bellissime e spettacolari, delle vere e proprie opere d’arte.

Ne contiamo più di duecento e, tra queste, molto famose sono le fontane Wallace, così chiamate dal nome di chi le donò alla fine del XIX secolo: l’inglese Sir Richard Wallace (1818-1890), segretario del IV marchese di Hertford, mecenate e filantropo; nel 1870 ricevette in eredità dal padre un’immensa collezione di sculture e quadri che seppe apprezzare ed arricchire.

Dopo la sconfitta subìta dai francesi ad opera dei bombardamenti prussiani nella guerra dichiarata da Napoleone III a Bismark (1870) e dopo i disordini sorti in seguito al periodo della Comune, Parigi era una città in ginocchio: gli acquedotti erano stati distrutti, l’acqua scarseggiava e il suo prezzo era alle stelle, con le terribili conseguenze che possiamo immaginare.

Sir Richard Wallace decise di intervenire e di aiutare la capitale francese con un regalo utile, anzi, vitale e, allo stesso tempo, decorativo: ben 50 fontane in ghisa (ma è lecito pensare anche che fossero di più, forse 100) dalle quali ancora oggi sgorga acqua potabile. La donazione delle fontane rientrava nel più ampio progetto di ricostruzione urbana per la creazione di nuovi palazzi, edifici e infrastrutture.

Le fontane dovevano sostituire gli acquedotti fino a quando quest’ultimi non fossero tornati operativi al 100%. In altre parole, costituivano un punto di raccolta per l’acqua potabile.

Fu lo stesso Wallace a disegnare le fontane pensando anche all’aspetto estetico. L’esecuzione del progetto fu affidata allo scultore Charles-Auguste Lebourg, che perfezionò l’idea del filantropo, mentre la fusione spettò alla fonderia francese della Val d’Osne, nel dipartimento di Haute-Marne. La prima fontana Wallace, alimentata dall’acquedotto Dhuis, fu inaugurata nel mese di agosto del 1872.

Le fontane Wallace sono riconoscibilissime, inconfondibili per alcuni loro tratti specifici: il caratteristico colore verde scuro, scelto per armonizzarle alla natura e il piedistallo a croce greca da cui si alzano 4 pilastri che delimitano 4 panelli, decorati al centro da un serpente d’acqua attorcigliato a un tridente.

La parte superiore è caratterizzata da 4 cariatidi che sorreggono ognuna un capitello su cui poggia una cupola circolare sormontata da delfini e decorata in stile barocco. Le statue simboleggiano la Carità, la Semplicità, la Bontà e la Temperanza L’acqua scendeva dall’alto della cupola in un bacino sottostante e, per essere bevuta, era raccolta in tazze di latta, fissate con catenelle alla cupola.

Ce ne sono quattro modelli: grandi, piccole, a muro e a colonnina. Essendo più di cento, oggi le fontane Wallace sono una parte integrante del paesaggio parigino, esattamente come la Torre Eiffel, l’Arco di Trionfo o Notre Dame. Puoi ammirare questi utili capolavori non solo a Saint Germain des Pres, davanti alla Chiesa di Saint-Sulpice o sugli Champs-Élysées, ma praticamente in tutti i distretti della città. Continuano a distribuire acqua, a dare da bere a tutti, anche se, per evitare problemi dovuti al gelo, queste fontane vengono chiuse in inverno, restando operative da marzo a novembre.

Guarda la mappa delle fontane Wallace a Parigi (.pdf)

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