Il Museo del Louvre di Parigi: un imperdibile tempio dell’arte universale
Parigi ha tanti musei, ma il Louvre è qualcosa di diverso. È il più visitato del mondo, e ogni anno accoglie milioni di persone che arrivano da ogni parte per vedere da vicino alcuni dei capolavori più famosi della storia dell’arte. Si trova nel cuore della città, sulla riva destra della Senna, in quello che un tempo era un palazzo reale.
Il museo conta oltre 35.000 opere esposte su un’area enorme, divisa in otto dipartimenti principali: Antichità orientali, Arti islamiche, Antichità egiziane, Antichità greche, etrusche e romane, oltre a pittura, scultura, arti grafiche e oggetti d’arte. È come attraversare secoli di creatività umana, dall’antica Mesopotamia fino alla metà dell’Ottocento.
Chi entra al Louvre di solito ha un obiettivo preciso: vedere la Gioconda. Ma dietro quel famoso sorriso ci sono mille altri tesori che meritano la stessa attenzione. C’è la Venere di Milo, elegante e misteriosa, la Nike di Samotracia, che sembra ancora in movimento, o La Libertà che guida il popolo di Delacroix, un simbolo della Francia rivoluzionaria. E poi ancora Leonardo da Vinci, con la sua Vergine delle Rocce, che regala ancora un’aura di mistero a chi la osserva.
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Ma il Louvre non è sempre stato un museo. Nel XII secolo, sotto Filippo Augusto, era una fortezza medievale costruita per proteggere Parigi dalle invasioni. Più tardi, nel Rinascimento, fu trasformato in un palazzo reale e arricchito da vari re, da Francesco I (grande appassionato d’arte italiana) fino a Luigi XIV, che alla fine decise di spostare la corte a Versailles. Quando la monarchia cadde, dopo la Rivoluzione francese, il palazzo divenne finalmente un museo pubblico: era il 1793, e i parigini potevano ammirare per la prima volta opere che fino ad allora erano appartenute ai re.
Durante l’Impero di Napoleone, il museo si arricchì in modo spettacolare (a volte in modo un po’ forzato, diciamolo). Dopo la sua sconfitta a Waterloo, molte opere furono restituite ai Paesi d’origine, ma il Louvre continuò comunque a crescere grazie a scambi, acquisti e donazioni.
Oggi il museo è grande quanto una piccola città. Ci si perde facilmente tra le sue sale, ma forse è proprio questa la parte più affascinante. Ogni corridoio nasconde una storia, un volto, una mano d’artista. Si può passare un’intera giornata qui dentro senza annoiarsi mai.

E poi, davanti al Louvre, c’è la Piramide di vetro: moderna, geometrica, trasparente. Fu inaugurata nel 1989 su progetto dell’architetto Ieoh Ming Pei e, all’inizio, non piacque quasi a nessuno. Oggi però è difficile immaginare il museo senza di lei. Sotto la piramide c’è l’ingresso principale, che lascia filtrare una luce sorprendentemente morbida.
Curiosamente, la Piramide del Louvre è composta da 673 pannelli di vetro, e non 666 come si diceva in una vecchia leggenda urbana che faceva sorridere i parigini. È diventata uno dei simboli della città, al pari della Torre Eiffel o del Centre Pompidou.
Chi abita a Parigi sa che, anche dopo averlo visitato mille volte, il Louvre riesce ancora a sorprendere. Basta cambiare sala, salire una scala diversa, o guardare un quadro che di solito si salta. In fondo, questo museo non è solo un luogo pieno di opere: è un pezzo vivo della città, che racconta secoli di storia, arte e curiosità, sempre a due passi dalla Senna.
Museo del Louvre
http://www.louvre.fr
4, Place du Louvre – 75001 Paris
Metro: Palais Royal – Musée du Louvre
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