La Piazza dei Dumas e le catene spezzate di Parigi

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Nel XVII arrondissement di Parigi, vicino al Parc Monceau, si trova la Place du Général-Catroux, nota anche come “Piazza dei Tre Dumas” per la presenza degli altrettanti monumenti a loro dedicati. Questa piazza rettangolare fu inaugurata nel 1862 e fu ribattezzata Place du Général-Catroux nel 1977 in onore del generale Georges Catroux (1877-1969).

La statua dedicata ad Alexandre Dumas padre, autore tra l’altro de I Tre Moschettieri, fu scolpita da Gustave Dorè: lo scrittore è rappresentato seduto in poltrona, con fogli e penna d’oca nelle mani. Sculture in bronzo adornano l’enorme piedistallo degli architetti Joseph Antoine Bouvard e Ulisse Gravigny: da un lato c’è d’Artagnan che sembra guardare i passanti, dall’altro tre persone intente a leggere un romanzo dell’autore.

La scultura in pietra dedicata al figlio Alexandre, a cui dobbiamo La Signora delle Camelie, fu inaugurata invece nel 1906. Come il padre, è stato rappresentato nell’atto di scrivere però è circondato da figure femminili.

Ma non tutti sanno che i Dumas degni di essere ricordati sono tre: oltre ai due Alexandre, dobbiamo ricordare il generale Thomas Alexandre Dumas, padre mulatto dell’autore dei Tre Moschettieri. Nella Place du Général Catroux, infatti, nel 1913 fu posta una statua in bronzo dedicata al generale Dumas, opera di Alphonse Emmanuel de Perrin de Moncel. Durante la II Guerra Mondiale, però, il governo razzista di Vichy ordinò di fonderla, con altre statue, per recuperare il bronzo da utilizzare a fini bellici.

Dal 2009, per fortuna, questo grande uomo ha di nuovo la sua statua. Si tratta della scultura dell’artista africano Driss Sans-Arcidet: due monumentali catene spezzate che simboleggiano la libertà e l’abolizione della schiavitù (1848). L’opera ha un diametro di 4 metri e pesa circa 5 tonnellate. Ma perché quest’opera? Qual è il nesso con Dumas “nonno”? Il generale Dumas subì la schiavitù ad Haiti in quanto figlio illegittimo del marchese Alexandre Antoine Davy de la Pailleterie e della sua schiava personale Marie Césette, soprannominata Dumas.

Il marchese, infatti, verso la fine del settecento, si stabilì ad Haiti, dove il fratello commerciava schiavi. Dalla relazione tra il marchese e Marie Césette nacquero molti figli, dei quali il nostro generale era il primogenito. Prima di fare ritorno in Francia, il nobiluomo vendette tutti i suoi figli come schiavi -anche perché Marie Césette era morta- riservandosi il diritto di riscattare il primogenito. In effetti, qualche anno dopo lo ricomprò, lo fece studiare e gli trasmise cognome e titolo. Quando il padre, che non aveva mai voluto sposare Marie Césette, sposò un’altra schiava, Thomas Alexandre si arruolò nell’esercito di Napoleone con il nome di Dumas e lì fece carriera, finché non osò mettersi contro Napoleone che, ovviamente, lo cacciò dall’esercito.

Dumas, allora, si imbarcò su una nave che, però, naufragò a Brindisi. Fu catturato dai Borboni e imprigionato per due anni. Quando ritornò in Francia, chiese invano di essere reintegrato nell’esercito, anche se era semiparalizzato e sordo da un orecchio. Morì pochi mesi dopo la sua richiesta, a soli 35 anni, lasciando la moglie Marie Labouret e un figlio di 3 anni, Alexandre.

Place du Général-Catroux

75017 Paris
Metro: Malesherbes

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