Il Museo dell’Arte e della Storia del Giudaismo a Parigi, un omaggio alle vittime dell’Olocausto

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Il Museo dell’Arte e della Storia del Giudaismo (Musée d’Art et Histoire du Judaïsme), nato come organizzazione non-profit, si trova nel quartiere Le Marais di Parigi, all’interno di un palazzo del ‘600, l’Hotel de Saint-Aignan, che la capitale francese acquistò nel 1962 per farne sede dei suoi archivi. In seguito a restaurazioni e donazioni, il museo fu inaugurato nel dicembre del 1998 dall’allora Presidente Chirac.

Può essere considerato l’erede del Musée d’Art Juif de Paris (in rue des Saules – XVIII arrondissement), fondato nel 1948 da un’associazione privata per ricordare e rendere omaggio a una cultura distrutta dall’Olocausto. Le prime collezioni comprendevano oggetti riconsegnati nel 1951 dall’americana Jewish Restitution Successor Organization, incaricata di restituire i beni degli ebrei rubati dai nazisti.

Nei primi anni, le esposizioni consistevano soprattutto di oggetti religiosi europei e nord africani. In seguito, i curatori del museo crearono collezioni di opere di artisti ebrei russi, tedeschi e della scuola di Parigi. Altre collezioni provenivano dal Museo del Medioevo e dalla collezione Strauss-Rothschild.

Isaac Strauss, ebreo di origine alsaziana, collezionava oggetti da tutta l’Europa: oggetti cerimoniali e manoscritti ebraici, mobili, elementi di arredo e opere d’arte. Dopo la morte di Strauss, la baronessa Nathaniel de Rothschild comprò l’intera collezione nel 1890 (più di 140 pezzi) e la donò poi alla Francia.

Nel corso del tempo, le collezioni del Museo si sono arricchite sempre più grazie ai prestiti e alle generose donazioni di opere d’arte e oggetti storici da parte della Bibliothèque Nationale de France, del Musée National du Moyen Âge, del Musée National d’Art moderne, del Centre Georges Pompidou, del Musée du Louvre, del Musée d’Orsay, del Musée National des Arts d’Afrique et d’Océanie, del Musée National de la Céramique de Sèvres e del Carnavalet Museum. Anche musei europei, istituzioni francesi ed ebree e moltissimi privati continuano ad arricchire le collezioni.

Il Museo si sviluppa su tre ali, tra un cortile e un giardino, ed è uno spazio museografico ultramoderno con biblioteca, videoteca e auditorium da 198 posti. Attraverso opere antiche e contemporanee, ci racconta non solo 2.000 anni di storia degli ebrei in Francia ma anche l’evoluzione delle comunità ebraiche nel resto d’Europa e del Nord Africa, dal Medioevo ai nostri giorni.

La sua collezione comprende stampe e pitture dal XVIII al XX secolo, oggetti di culto, riproduzioni in miniatura di sinagoghe, pubblicazioni antiche, documenti, foto. Ci sono anche opere di Modigliani, Soutine, Chagall e Kikoïne a testimonianza della presenza ebraica nelle diverse espressioni artistiche del XX secolo. È inutile sottolineare l’importanza e l’immenso valore storico, culturale ed umano di queste esposizioni.

Religione ebraica, diaspora, comunità ashkenazita e sefardita, tradizioni e cultura ebraiche vivono in questo museo attraverso l’arte per farci conoscere, capire e rispettare ma soprattutto per non farci dimenticare. Sono organizzati, infatti, percorsi didattici per avvicinarci alle cerimonie e ai riti tradizionali dell’Ebraismo. Interessante e utile è soprattutto la sezione dedicata all’ebraismo contemporaneo che spiega la nascita dell’antisemitismo moderno, partendo dal famoso caso Dreyfus per arrivare alla nascita del sionismo, alla deportazione e alla Shoah.

Museo dell’Arte e della Storia del Giudaismo

https://www.mahj.org
71, rue du Temple – 75003 Paris
Metro: Rambuteau

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