Il Museo Rodin di Meudon, un affascinante percorso nell’intimità dell’artista

1 Stella2 Stelle3 Stelle4 Stelle5 Stelle (Voti: 4 . Media: 5,00 su 5)

La Villa des Brillants, ovvero, il Museo Rodin di Meudon, si trova in avenue Auguste Rodin 19, sulle tranquille colline che circondano Meudon, a sud-ovest di Parigi. È una casa di mattoni e pietra dall’aspetto modesto, in stile Luigi XIII.

Lo scultore Auguste Rodin l’acquistò all’asta il 19 dicembre del 1895, quando aveva 55 anni. In questa casa trascorse gli ultimi giorni con la sua compagna di sempre, Rose Beuret, sposata nel 1917, poco prima che lei morisse. Ed è qui che Rodin morì nell’inverno dello stesso anno. Entrambi sono sepolti nel parco, sotto la celeberrima statua de Il Pensatore.

Qui a Meudon, vivendo nella natura, lo scultore poté davvero esprimere se stesso e la parte più intima e profonda di sé. È qui che sono nate le più famose opere dell’artista e che è stata realizzata la maggior parte del suo lavoro creativo. Rodin voleva perfezionare sempre le sue opere e trasportava regolarmente la sua collezione in giardino, facendolo diventare una specie di museo all’aperto.

Nel 1900, circa 50 persone lavorarono per Rodin e la sua proprietà. La Villa des Brillants diventò ben presto un punto di riferimento e di incontro per amici, artisti, mecenati e personalità illustri, non solo francesi.

Inaugurato nel 1948, il museo ospita numerosi gessi, tra cui gli stampi delle opere monumentali di Rodin. Dopo la ristrutturazione del 1997, la vita e l’ambiente di lavoro dello scultore sono stati riportati in vita con fotografie d’epoca. Oggi, il grande laboratorio attiguo alla villa ospita novanta opere antiche.

Al centro del laboratorio vediamo delle sculture in gesso che, illuminate dalle grandi vetrate, sembrano che si stiano asciugando prima di essere fuse nel bronzo o scolpite nel marmo. Rodin, infatti, effettuava varie prove con il gesso e lavorava sui modelli fino a raggiungere quella che lui vedeva come perfezione. Si trattava del primo passo del processo creativo: Rodin faceva sempre una serie di calchi in gesso per ogni statua, registrando in un certo senso tutte le fasi del lavoro; in questo modo, poteva cambiare, trasformare e combinare i vari pezzi.

Ma è soprattutto al livello inferiore della villa che possiamo spiare meglio nell’intimità dell’artista. Qui, infatti, possiamo ammirare più di duecento sculture di gesso o di marmo. Non si tratta di opere finite ma del primo processo e delle varie fasi di lavorazione di quelli che sono considerati i capolavori di Rodin: L’età del bronzo, I borghesi di Calais, La porta dell’Inferno, Il bacio, le miniature di Balzac (più o meno svestito), e i monumenti a Victor Hugo, Pierre Puvis de Chavannes, James Abbott McNeill Whistler, ecc. Sono tutte statue allo stato primitivo, grezzo, in marmo o in bronzo, che ci mostrano le tappe del processo creativo dello scultore.

Si arriva a questa splendida villa-museo con la Linea C della RER di Parigi (fermata: Meudon Val Fleury) e poi con il bus n° 169 (fermata: Paul-Bert).

Musée National A. Rodin

http://www.musee-rodin.fr
9, avenue Auguste Rodin – 92190 Meudon

Leggi anche:

x